Principi base
La stimolazione elettrica (tES) e magnetica (TMS) transcranica per il trattamento di malattie neurologiche e psichiatriche ha origini antiche. Nonostante uno sviluppo lento le nuove metodiche di stimolazione non invasiva si sono dimostrate in grado di determinare consistenti effetti clinici.
La stimolazione magnetica e la stimolazione elettrica transcranica rappresentano le principali metodiche di stimolazione non invasiva del sistema nervoso, in grado di modulare, anche in modo prolungato, l’eccitabilità neuronale.
Le tecniche tES (transcranial electric stimulation) prevedono l’applicazione di deboli correnti elettriche (~ 1 – 2 mA) direttamente sullo scalpo per diversi minuti (~ 5 – 30 minuti).
La corrente è erogata grazie all’applicazione di due elettrodi posizionati sullo scalpo, attraverso uno stimolatore di corrente alimentato a batterie.
Queste correnti generano un campo elettrico che modula l’attività neurale in base alla modalità di applicazione, che può essere continua stimolazione transcranica a corrente continua, tDCS), rumore casuale (stimolazione transcranica random noise, tRNS) o alternata (stimolazione transcranica a corrente alternata, tACS).
La tES altera la frequenza di scarica dei neuroni e facilita in questo modo l’attivazione delle aree corticali selezionate favorendo il potenziamento dei circuiti.
La tES lavorando a bassissime intensità risulta essere totalmente indolore e praticamente priva di qualsiasi controindicazione.
La tES (nello specifico, la tDCS) induce una polarizzazione che è troppo debole per provocare potenziali d’azione nei neuroni. Comunque, essa è in grado di modificare efficacemente le risposte corticali evocate e il livello di attività post-sinaptica dei neuroni corticali, inducendo un cambiamento nell’eccitabilità neuronale intrinseca.
I cambiamenti indotti da una singola sessione di tDCS sono reversibili (come per la TMS), durano da pochi minuti a più di un’ora e sono dipendenti dai recettori N-Metil D-Aspartato (NMDA), per questo motivo si rendono necessarie più sedute per stabilizzare i risultati ottenuti, il numero di sedute varia a seconda delle funzioni cerebrali che andremo a potenziare.
La tES ha dimostrato efficacia nel trattamento dei disordini neurologici come dolore cronico, malattia di Parkinson, deficit motori ed epilessia. Recentemente è stato mostrato che una singola sessione tES può migliorare i deficit di attenzione visuospaziale in pazienti con neglect in seguito ad ictus, le abilità di denominazione nell’afasia vascolare e la memoria di riconoscimento nella demenza di Alzheimer.
Potenziali applicazioni terapeutiche: